Tascam 32 il fascino dei registratori
Tascam 32 – Reel to Reel Tape Deck

Il Fascino dei Registratori. Chi ha visitato il nostro sito web si sarà certamente imbattuto nelle immagini di alcuni registratori a bobine (tape deck). Per chi ha una certa età ed è appassionato di Hi-Fi tali oggetti hanno rappresentato un traguardo ambito ed affascinante ma spesso anche costoso. In particolare se erano apparecchi di pregio per qualità meccanica e sonora. Chi è più giovane probabilmente si chiederà a cosa mai servissero tali oggetti visto che oramai siamo abituati ai registratori digitali ed ai multifunzionali smartphones privi di meccaniche e di ingombro notevolmente inferiore! Per cui forse può essere interessante ricordarne il funzionamento.

Il funzionamento in sintesi

Con l’apparecchio posto in fase di registrazione, il segnale elettrico proveniente da una qualsiasi fonte viene pre-amplificato da un circuito elettronico ed inviato alla testina di registrazione (elettromagnete). Tramite il traferro di cui essa è dotata si provoca un flusso magnetico modulato. Questo flusso, a sua volta, provoca la magnetizzazione delle particelle di ossido di ferro presenti sul nastro magnetico che, con velocità costante, scorre davanti alla apposita testina formando così una pista magnetica.

Terminata la registrazione e riavvolto il nastro, quest’ultimo si fa scorrere di nuovo con l’apparecchio posto in fase di riproduzione mettendo così in funzione la testina di lettura. Questa opera in modo inverso a quella di registrazione. I campi magnetici presenti sulla pista magnetica, registrati con intensità diverse a seconda delle frequenze, creano sulla testina di lettura una debole corrente elettrica. Il segnale, pre-amplificato od amplificato, viene inviato alle uscite linea od agli altoparlanti.

Quale velocità

Dal momento che il nastro scorre si richiede una grande precisione di tutte le parti meccaniche, preposte alle varie fasi, in movimento e non. Motori, pulegge, capstan, pinch roller, allineamento delle testine. In fase di registrazione/lettura la regolarità di scorrimento del nastro deve corrispondere ad esigenze assimilabili a quelle di rotazione del solco di un disco e relativa puntina di lettura. Grande cura si deve porre anche nell’elettronica. Non si può prescindere, per un risultato al top, dall’utilizzare lo stesso tipo di nastro magnetico usato in fase di taratura dell’apparecchio. Tali oggetti esigono inoltre una buona e regolare manutenzione ed una dedizione e passione nel loro utilizzo quotidiano virtù che saranno comunque ampiamente ripagate.

Il fascino che trasmettono questi registratori a bobine credo sia dato proprio dall’abbinamento di alta meccanica con l’elettronica. La qualità dipende quindi da questi due fattori citati ma non solo, perché la qualità di registrazione e riproduzione è influenzata anche da altre due circostanze:

  • La velocità con cui scorre il nastro magnetico
  • Il tipo di registrazione (2 o 4 tracce)

Maggiore è la velocità più estesa è la gamma di frequenze riprodotte nonché la dinamica in quanto la magnetizzazione avviene su una porzione più ampia di nastro. Su registratori presenti in studi di registrazione si raggiungono i 76,20 cm/s (30 inch). In Hi-Fi si deve optare per 38,10 cm/s (15 inch) pressoché perfetta o 19,5 cm/s (7,5 inch) quella maggiormente usata. Poi seguono i 9,52 cm/s (3,75 inch), i 4,75 cm/s (1,875 inch) ed i 2,54 cm/s (0,9375 inch) per impieghi inferiori.

La registrazione a 2 o 4 tracce

Tralasciando i registratori multipista, in quelli stereo si parla di registrazione a 2 tracce quando la testina di registrazione registra un canale sulla metà superiore del nastro e l’altro nella metà inferiore (1=Left 2=Right). Quindi il nastro magnetico è utilizzato una sola volta nel senso della sua lunghezza con dispendio di nastro.

La registrazione a 4 tracce avviene invece quando l’ apposita testina registra in un primo momento le piste 1=Left e 3=Right ed in un secondo momento (ribaltando il nastro) le piste 2=Right e 4=Left. Quindi il nastro magnetico è utilizzato nei due sensi con risparmio di nastro. Ne consegue che nel sistema a 2 tracce la porzione di nastro registrata (pista magnetica) è più larga che in quello a 4 tracce. Questo porta ad una qualità superiore del sistema.

Il nastro magnetico in bobina

Come accennato in precedenza il nastro magnetico è costituito da uno strato magnetizzabile di ossido di ferro applicato su di un foglio di materia plastica. Lo spessore complessivo è dato dalla somma dei due. Prendiamo da BASF i primi quattro valori di riferimento per lo spessore totale tralasciando gli altri:

  • Nastro standard 0,052 mm (52 micron)
  • Lunga durata 0,035 mm (35 micron)
  • Doppia durata 0,026 mm (26 micron)
  • Tripla durata 0,018 mm (18 micron)

Pari restando il diametro della bobina le lunghezze degli ultimi tre nastri sono maggiori rispetto a quello standard e conseguentemente variano resistenza e flessibilità.

Con l’impiego di un ossido di ferro o di materiali equiparabili a basso rumore di fondo (Low Noise), grazie a nuovi metodi di lavorazione che hanno consentito di aumentare la densità magnetica e quindi la modulazione (High Output), si è ottenuto un notevole incremento della dinamica in particolare con l’utilizzo su apparecchi a 2 tracce.

Il fascino dei registratori. Ancora oggi questi apparecchi “ruotanti”, collegati ad un impianto Hi-Fi degno di tale nome, emanano un indubbio fascino. Di tutto rilievo è anche l’ascolto di una registrazione analogica ben fatta (meglio se dal vivo o se derivata da un nastro master) e riprodotta da un apparecchio di qualità ben tenuto non solo a 2 tracce alla velocità di 38 cm/s (15 inch), al top per gamma estesa e dinamica, ma anche a 4 tracce alla velocità di 19,5 cm/s (7,5 inch). Un connubio di meccanica ed elettronica che non lascia indifferenti è …..il Fascino dei Registratori!

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